Primo volo per l’F-35B made in Italy

Novembre 02 14:00 2017

Martedì 24 ottobre il primo F-35B Italiano ha staccato le ruote da terra per un volo di collaudo.

L’F-35B in decollo verticale a Cameri

E’ decollato Martedì scorso dalla base piemontese di Cameri il nuovo caccia di 5ª generazione della Lockheed Martin interamente assemblato in Italia; ha volato per oltre un’ora e mezza per effettuare delle prove tecniche prestabilite. La base di Cameri è stata scelta dall’Aeronautica Militare italiana per realizzare uno stabilimento dove poter assemblare i nuovi caccia che rappresentano la rivoluzione per la difesa aerea.

Al momento non si sa se il velivolo che ha preso parte al volo di collaudo sarà destinato all’Aeronautica Militare o farà parte dei velivoli imbarcati della Marina Militare.

Una rivoluzione nella Difesa Aerea

L’F-35 è un aereo supersonico e multiruolo che rappresenta un salto di qualità in termini di superiorità aerea. Nato dal programma Joint Strike Fighter (JSF), destinato a dotare diverse forze armate di un velivolo di nuova generazione, è da molti considerato come il più grande programma militare del XXI secolo.

Questo aereo coniuga caratteristiche stealth di occultamento ai radar di 5ª generazione, velocità supersonica e agilità estrema, con la più potente e completa dotazione di sensori rispetto a qualsiasi caccia mai realizzato in precedenza.

Un aereo e tre varianti

Il programma F35 prevede la realizzazione di tre varianti: La variante F-35A a decollo e atterraggio convenzionali, la variante F-35B a decollo breve e atterraggio verticale (STOVL, Short Takeoff and Vertical Landing) e la
variante imbarcata F-35C (Carrier Variant, CV).

Le tre varianti dell’F35

Le differenze tra i diversi modelli consentono alle forze armate di disporre di capacità di missione specifiche per ciascun utilizzo, pur continuando a sfruttare le economie di scala dovute a parti e processi comuni a tutte e tre le varianti. Tutti i modelli dispongono del sistema avionico avanzato necessario per eseguire missioni multiruolo e delle tecnologie di supporto dell’F-35.

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L’F35 in Italia

L’F-35 in costruzione a Cameri

Gli F-35 italiani sono attualmente in produzione nello stabilimento FACO (Final Assembly and Check Out) di Cameri. A breve anche gli F35 olandesi verranno prodotti a Cameri.

Nello stabilimento piemontese, In particolare, saranno realizzati alcune parti del caccia multiruolo destinate alla flotta globale tra cui le sezioni alari e i contenitori del motore oltre ad essere eseguito l’assemblaggio finale dell’intero velivolo.

In futuro la FACO, di Cameri, diverrà il centro europeo per la manutenzione delle strutture, la riparazione,
la revisione generale e l’aggiornamento degli F-35. Lo stabilimento è stato scelto dal governo statunitense per diventare un hub di manutenzione per tutte le nazioni europee partner dell’ F35 e per gli F-35 americani schierati in Europa.
Il primo F-35 italiano è stato consegnato all’ Aeronautica Militare il 3 Dicembre 2015. Ad oggi igli F35 italiani sono impiegati al 32°stormo di Amendola affiancando gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) già in dotazione allo stormo.



La prima trasvolata oceanica

E’ made in Italy il primo F-35 ad aver affrontato una traversata atlantica volando dalla base aerea di Cameri (NO) fino a Patuxent River, nel Maryland, sede di una base aerea della Marina Militare statunitense.

Ai comandi dell’F-35 il maggiore Gianmarco Di Loreto, che ha volato per 11 ore di volo divise in due tratte,  è stata resa possibile grazie all’ impiego di due velivoli cisterna KC-767 “tanker  e altri due velivoli cisterna C130 con i quali ha effettuato.

La formazione era seguita anche da due Eurofighter Typhoon. Decollato da Cameri il 3 febbraio, dopo una sosta a Lajes nelle isole Azzorre, l’aereo, dopo cinque rifornimenti in volo è atterrato negli Stati Uniti il 5 febbraio dove è stato accolto con grandi festeggiamenti


L’avionica e l’innovativo casco da volo

Il sistema avionico avanzato fornisce al pilota l’accesso in tempo reale alle informazioni sulla zona di combattimento, con una copertura sferica e capacità senza pari di dominare l’ambiente tattico. I dati raccolti dai sensori dell’F-35

Il casco del pilota dell’F35A

sono condivisi immediatamente con i comandi delle forze di mare, aria o terra, e forniscono una panoramica istantanea e ad alta fedeltà delle operazioni in corso, rendendo l’F-35 un formidabile moltiplicatore di forze, in grado di migliorare le operazioni delle coalizioni.

Grazie all’innovativo casco da volo, il pilota ha a disposizione tutte le informazioni necessarie per completare la missione come velocità, prua, quota, informazioni sul target e altri avvisi. Tutto ciò contribuisce a ridurre il carico di lavoro del pilota a favore di un incremento della ricettività delle informazioni di volo. Il casco, inoltre, permette al pilota di vedere durante un volo notturno attraverso l’utilizzo di una telecamera integrata.

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Il piano d’acquisizione previsto per l’Italia

In base al programma ufficiale, l’Italia intende acquistare un totale di 90 F-35. Secondo la pianificazione in corso, si prevede che l’Aeronautica Militare riceva 60 F-35A e 15 F-35B, e che la Marina Militare acquisisca 15 F-35B.
Questa nuova flotta di 90 F-35 sostituirà 253 tra Tornado, cacciabombardieri AMX e AV8B Harrier, garantendo una maggiore capacità operativa, ottimizzando logistica e manutenzione e prevedendo inoltre un addestramento comune e costi operativi e di assistenza inferiori.


 

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Michele Cangemi
Michele Cangemi

Studente al quarto anno presso l’istituto tecnico aeronautico Maxwell di Milano. Appassionato di volo, di vela, fotografia e di computer. Fondatore del portale di informazione e cultura aeronautica "Tuttosulvolo.it"

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2 Comments

  1. Gg
    Novembre 07, 18:31 #1 Gg

    Bellissimo articolo dove si spiegano bene i vantaggi economici per l’Italia

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