Piloti famosi: John Travolta, La febbre del volo

Ottobre 05 17:18 2017

Dopo la febbre del sabato sera arriva la febbre del volo

L’attore di pellicole indimenticabili come “La febbre del sabato sera”, “Grease” e “Pulp Fiction”  ha da sempre avuto la passione per l’aviazione ed è un pilota esperto con più di  5000 ore di volo alle spalle.

Piloti si nasce

La sua passione per il volo è iniziata quando aveva quattro anni. La sua famiglia viveva in New Jersey e gli aerei che decollavano dall’aeroporto La Guardia a New York sorvolavano la sua casa. Li sentiva arrivare, a volte potevo persino riconoscere la compagnia aerea dai disegni sulle fiancate. “Da allora volare è diventata la sua ossessione” ha dichiarato in una recente intervista.




La casa  e gli aerei privati

Da qualche anno ha una casa  a Ocala in Florida che comprende due piste di atterraggio e un hangar con 5 velivoli di diverse dimensioni, tra cui un Boeing 707 del valore di 85 milioni di euro. Tra gli altri aerei   un Gulfstream e un Learjet acquistato dalla compagnia aerea australiana Qantas di cui è testimonial.

Nl Novembre 2010 è atterrato ai comandi di un A380 all’aeroporto di Sydney dove è stato accolto da Alan Joyce, amministratore delegato della compagnia aerea australiana. Un’entrata da film per festeggiare i 90 anni della Qantas ma anche per ridare lustro all’immagine della compagnia in cerca di recensioni positive dopo che due suoi Airbus erano stati constretti a due atterraggi di emergenza.

Nel 2010 haanche  pilotato uno dei suoi aerei fino ad Haiti per portare aiuti umanitari alla popolazione locale in seguito al terremoto di Haiti.

La sua casa (chiamarla solo casa è forse troppo poco!) si trova all’interno di un complesso pensato per chi vuole spostarsi con l’aereo con una pista di atterraggio dedicata e un servizio taxi che ti riporta a casa chiamato “Jambolair”.

L’attore è stato il primo a trasferirsi in questa grande community di appasionati di volo, se volete vedere dove vive ecco alcune foto tratte da un servizio di una famosa rivista di architerrura americana:

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Mai senza il suo Boeing 707

Prima di questo resort viveva a Spruce Creek, in Florida, non lontano da Daytona Beach, l’unico centro residenziale al mondo dove il numero di velivoli è tanto alto. Qui abitano 5.000 persone, ci sono 1.300 abitazioni e 700 hangar, dove sono custoditi gli aeroplani “di famiglia”.
Un angolo di paradiso per gli amanti del volo con  scuole di pilotaggio e società di noleggio, un servizio di sorveglianza aerea attiva 24 ore su 24 e una pista di decollo e atterraggio di cuitutti possono usufruire. L’attore ha vissuto a Spruce Creek per molti anni e gli abitanti di lui ricordano soprattutto il rombo – fastidiosissimo – del suo velivolo.

Si trattava di Boing 707, che era stato in servizio della flottiglia della Quantas Airlines e in precedenza era appartenuto a Frank Sinatra. Ma le sue 250.000 libbre, pari a quasi 114 tonnellate, erano troppe per la pista di Spruce Creek. Così John Travolta è stato denunciato, e gli è stato poi impedito anche il decollo con il jet privato (decisamente più piccolo, ma evidentemente non abbastanza), il Gulfstream II da 35 mila libbre, pari a poco meno di 16.000 kg. Da lì la decisione di spostarsi Jambolair.

Sorto nel 1939, in piena Seconda Guerra mondiale, il villaggio della Florida ricco di aerei oggi rappresenta la più grande delle 600 “comunità aeree” americane, che sono concentrate tra Arizona, Colorado, Texas e Washington.

 

 

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Cristina Pagetti
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