UNA GIORNATA AL”Museo volante Marchi Sorlini”

Giugno 19 07:53 2019

Sono pochi gli eventi aeronautici in Italia dove si possono ammirare i velivoli che hanno fatto la storia delle Forze aeree di tutto il mondo, uno di questi eventi ha luogo da vari anni presso l’ aviosuperficie di Ceresara, in provincia di Mantova. Ma di cosa si tratta nello specifico? Ad essere sinceri prima di andarci non lo sapevamo neanche noi!

Ricevuto l’invito ci prepariamo per questo evento del quale si sente parlare poco, ma bene. Le aspettative sono alte tra le foto di P51, T6 in formazione e ogni tipo di manovra in volo.

Dopo qualche ora di viaggio, con i piedi per terra purtroppo, tra le distese di coltivazioni e qualche vago colle si intravede una struttura nella periferia del piccolo paese di Ceresara. Ed ecco, davanti a tale struttura già circondata da vari appassionati, la pista e il parcheggio pieni di aerei… e che aerei !

Il primo che mi salta agli occhi è il T6 TEXAN I-UOGI del grande pilota Mario Cotti in colorazione Marines parcheggiato al centro del parcheggio a fondo pista che sembra, con tutta la sua maestosità e magnificenza, controllare chi arriva in volo. Ma non è il solo, intorno a lui per metà lunghezza della pista decine di magnifici aerei: l19 , Piper Cub, Stearman, G46 , Yak 52 e molto altro ancora.

Ma gli arrivi continuano, il circuito di traffico è affollato e si prospettano ancora molti nuovi mezzi.

Non ci perdiamo in chiacchiere, dopo i dovuti saluti ai soliti amici appassionati sempre presenti alle manifestazioni aeree, grazie a Silvia otteniamo i pass per accedere all’aerea del parcheggio e alla pista.

Ed ecco che inizia il bello, lo spazio non troppo grande consente di toccare quasi gli aerei con mano durante accensioni e bassi passaggi sempre più frequenti. Perchè quasi ogni aereo, prima dell’atterraggio, passa sulla pista a bassissima quota oppure sbuca dal boschetto vicino per una gradevole sorpresa. Se è già bello così chissà cosa ci aspetta durante le esibizioni!

Quando sembra che il circuito sia vuoto da velivoli ecco un rumore in lontananza…ma non è un aereo! Ecco che sbuca un H120 che si appresta all’atterraggio e poco dopo a distanza di qualche minuto ben due Ab206, le splendide macchine sviluppate negli anni 60 dalla ditta americana Bell, leader mondiale nell’ala rotante.

Ancora qualche atterraggio e poi iniziano le esibizioni, abilmente presentate da Sergio Maron , ex pilota di F84 F dell’ Aeronautica Militare Italiana con anni di esperienza alle spalle. Primi tra tutti tre L19 Bird Dog e un Cessna 140 che effettuano un magnifico volo in formazione sopra la pista. Poco dopo tocca a chi gioca in casa, il T6 Harvard I-HRVD di Silvia Sorlini a capo della formazione costituita anche dal T6 di Mario Cotti e da quello di Sandro Pagliarin.

Che macchine fantastiche i T6, nella loro forma possente ma elegante evoluiscono nel cielo con vari tipi di manovre in formazione e non. Il velivolo comandato da Giovanni Marchi atterra mentre gli altri continuano ad essere un piacere per gli occhi e per lo orecchie terminando con un basso passaggio impressionante lasciando tutti a bocca aperta.

I voli proseguono fino a pranzo con un susseguirsi continuo di emozioni, tra le maggiori quelle regalate dal Pitts s2b special I-PITS, un biplano acrobatico che con la sua leggerezza ma enorme potenza e agilità lascia tutti impressionati. Soprattutto quando dopo i passaggi alla massima velocità punta il muso verso il cielo e sale sfidando la forza di gravità, per centinaia di metri. Era la prima volta che vedevo un Pitts special in volo, le sue caratteristiche e la sua manovrabilità sono impressionanti: il peso di 700 Kg e il suo Lycoming AEIO-540 Con 260 cavalli di potenza lo portano ad una velocità di crociera di ben 140Kts e una VNE di 185kts. Ciò che però stupisce di più sono le sue dimensioni, è davvero piccolo! La sua lunghezza infatti è di poco maggiore a 5 metri e la sua apertura alare è di soli 6,10 metri.

Poco dopo arriva l’ora del pranzo, dopo il quale approfittiamo per ammirare i due velivoli parcheggiati esternamente alla pista: un SIAI 208 del 60° stormo dell’Aeronautica Militare e un magnifico P51 Mustang originale. Il famoso P51 ”Marinell” (SERIAL NO. AAF 44-13521- TAIL NO. 413521 ) ancora in condizioni di volo! Purtroppo però in tale occasione non è stato possibile ammirare questa splendida macchina nel suo territorio naturale, il cielo.

Mentre Silvia ci fa accomodare nel suo gioiellino , il T6 I-HRVD , giunge una notizia inaspettata…a breve sarebbero venuti a farci visita due aerei della collezione di Renzo Catellani, l’ Aermacchi Mb326 e il Jet Provost, due pietre miliari dell’addestramento al volo basico Jet .

Qualche minuto dopo ecco il Rombo caratteristico dei Jet, non forte come i moderni caccia supersonici ma sempre riconoscibile , ed ecco spuntare le due sagome. Tutti con il naso all’insù li ammiriamo, ma purtroppo dopo una serie di passaggi e aperture si allontanano per tornare alla base, nell’aeroporto di Reggio Emilia, sede della fondazione “Volafenice” che li gestisce.

Nel pomeriggio volano Yak, L19, Ab206, Pitts e molto altro con ancora esibizioni, ancora passaggi e soprattutto ancora tante, tantissime emozioni!

Arriva l’ora di tornare a casa, con costanti nel pensiero le immagini e i suoni di quei magnifici velivoli, una giornata indimenticabile!

Il merito va certamente ai piloti e proprietari di quei velivoli, ma soprattutto a Giovanni Marchi e a Silvia Sorlini per aver messo a disposizione la loro “casa” e per aver organizzato questa giornata all’ insegna del volo, della passione e dell’amicizia!

Ci vediamo alla prossima edizione!

 

 

  Article "tagged" as:
  Categories:
write a comment

0 Comments

No Comments Yet!

You can be the one to start a conversation.

Only registered users can comment.