In volo sulla Terra del Fuoco – recensione

Febbraio 18 14:53 2020

Un libro avvincente che trasporta il lettore in emozioni ed avventure incredibili, quelle vissute da Roberto Bisa durante la sua seconda avventura: volare con un ultraleggero dalla base militare di Istrana (TV) alla città più a sud del mondo, Ushuaia.
Dopo il record precedente, dove Roberto in compagnia dell’amico Antonio ha raggiunto l’ Australia con un ultraleggero Texan, ecco un secondo viaggio, nuove avventure e nuove fantastiche emozioni.
Ad accompagnarlo e a garantire la buona riuscita del suo volo un velivolo prodotto dalla ditta friulana Fly Synthesis, un ultraleggero con prestazioni eccezionali e che in questa avventura ha dimostrato tutta l’affidabilità della struttura e del suo motore Rotax: il Syncro

  Velocità di crociera: 230Km/h

  Velocità di stallo: 64 Km/h

VNE: 295 Km/h

                                            MTOW: 475.5 Kg

                                           Apertura alare: 10.4 m

Per questa specifica avventura come per la precedente, vista l’assenza di un passeggero e la necessità di volare in tappe estremamente lunghe, Roberto ha posizionato un ulteriore serbatoio da 100 litri, portando cosi l’autonomia a circa 11 ore.

Con una partenza memorabile presso il 51° Stormo di Istrana il 1° agosto inizia un viaggio che comporterà ulteriori 16 nazioni da attraversare, 155 ore di volo, 28 giorni, 2350 litri di carburante e 25.804 Km da percorrere, per arrivare il 27 agosto 2015 a toccare la Pista di Ushuaia.

Non ci sono parole per descrivere in un articolo le emozioni che Roberto ha raccontato nel suo libro. L’unico consiglio che posso dare è : leggetelo, lasciatevi trasportare dal racconto  di quel sogno diventato realtà e record.

Luca

Testo Luca Ocretti – Foto Roberto Bisa

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