Pioniere dell’aviazione: Jacqueline (Jackie) Cochran

Gennaio 10 21:30 2021

Jacqueline Cochran, imprenditrice di successo nel campo della cosmetica e aviatrice di fama mondiale, nasce Bessie Pittman intorno al 1906 nel nord-ovest della Florida. La più giovane di cinque figli di Ira e Mary (Grant) Pittman. I Pittman erano una famiglia povera che si spostava da una città all’altra in cerca di lavoro. Anche da bambina Bessie possedeva una forte determinazione e ambizione. I Pittman non erano i suoi veri genitori ma l’avevano semplicemente cresciuta dall’infanzia. Quando la piccola Jacqueline ha 8 anni, si trasferisce in Georgia con la famiglia. In questo periodo lavora in una fabbrica di cotone per 6 centesimi l’ora, 12 ore ogni giorno. Ha dieci anni quando abbandona il lavoro in fabbrica e si dirige verso un salone di bellezza: qui, chiederà di essere assunta come apprendista. Va a vivere presso la famiglia che gestisce il salone.

Una vita avventurosa

A 14 anni sposa Robert Cochran e nel 1921 nasce un bambino che muore a soli 5 anni. Il matrimonio finisce presto ma Bessie continua a farsi chiamare Cochran e cambiò il suo nome in “Jacqueline Cochran“. Sebbene abbia rinunciato al nome Pittman e non abbia mai rivelato pubblicamente l’identità della sua famiglia adottiva, è rimasta in contatto con i suoi genitori adottivi e in seguito ha contribuito al sostegno dei loro figli e nipoti. Dopo aver studiato per diventare infermiera, la signora Cochran ha ottenuto un lavoro in un istituto di bellezza a Pensacola, in Florida. Nel 1932 lavorava come estetista in un negozio esclusivo a New York City.

L’incontro con Floyd Bostwick Odlum

Segue delle facoltose clienti in Europa e a Miami ed è proprio qui che la sua vita cambierà per sempre. Ad una cena incontra uno fra gli uomini più abbienti e facoltosi d’America, Floyd Bostwick Odlum, a cui  confesserà il desiderio di creare una propria linea di cosmesi. L’uomo resta piacevolmente colpito dalla personalità avventuriera e dalla grinta della sua interlocutrice: le suggerirà di allargare le sue brame prendendo un brevetto di volo. Un rudimentale approccio al marketing che le consentirà di promuovere la sua idea in tutti gli Stati Uniti.

 “C’è una depressione in atto, Jackie. Se hai intenzione di coprire il territorio per fare soldi avrai bisogno di ali, Ottieni la tua licenza di pilota.”

I due scommettono: l’uomo pagherà l’iscrizione alla scuola di volo alla ragazza a patto che riesca a prendere il brevetto in tre settimane: Jackie ci riuscirà. Nel 1936Jackie sposerà il suo mentore Floyd, solo dopo il divorzio di lui.

Le prime esperienze di volo e la creazione di “Wings to beauty”

Prende la licenza e, solo due giorni dopo averla acquisita, vola da sola presso un raduno di piloti a Montreal, esperienza disastrosa: si perde e atterra in un piccolo aeroporto. Confesserà ad un impiegato di non saper maneggiare le carte e le bussole. Il suo apprendimento avviene sul campo ma Jackie inizia ad essere conscia del fatto che ha bisogno di nozioni più ferree così, nel 1933, si mette a studiare di nuovo giungendo a padroneggiare ogni tecnica di volo. Determinata, competitiva e tenace riesce a guadagnarsi il rispetto in un ambiente prettamente maschile.Una donna che, nonostante la sua carica, non rinuncerà alla propria femminilità: la sua peculiarità che nell’ambiente era spesso ricordata, consisteva proprio in un’immagine ben scandita: prima di uscire dalla cabina, Jackie era solita ritoccare trucco e capelli. E’ il 1935 quando fonda Wings to Beauty, il suo brand: nel 1963 lo venderà facendo concorrenza a  Helena Rubinstein e Elizabeth Arden. La sua collezione si componeva di creme idratanti contro la secchezza della pelle in volo e make-up innovativo da viaggio.

Nella foto uno dei cosmetici ideati dalla Cochran  che ricorda l’elica di un aereo

Passione volo

In seguito ha acquistato il suo primo aereo e ha volato in lungo e in largo per il paese mentre sviluppava la sua attività di cosmetici. Persino il New York Times negli anni bellici scriverà che

Miss Cochran è rimasta decisamente femminile in questa guerra in cui le donne giocano un ruolo molto importante.

Ma per carità che non la fotografino in pantaloni stropicciati, “piloterò pure un bombardiere, ma sono pur sempre una donna.

Sviluppò un forte interesse per le competizioni aeree, negli anni ’30 partecipò a quante più gare possibile. La prima fu la MacRobertson Air Race del 1934 da Londra a Melbourne, in Australia. Partecipò anche all’annuale National Air Races e nel 1938 divenne la prima donna a vincere il prestigioso Bendix Trophy. Grazie a questa passione negli anni ’30 conobbe molti piloti famosi dell’epoca. Un’amica particolarmente intima era Amelia Earhart che trascorse diversi giorni rilassandosi nel ranch della signora Cochran prima di partire per il suo sfortunato volo intorno al mondo nel 1937. Altri amici piloti famosi includevano Ben Howard, Paul Mantz, Tex Rankin e Roscoe Turner .

La sua attività durante la guerra

La Sig.ra Cochran era attiva anche in varie organizzazioni aeronautiche, in particolare l’Associazione Aeronautica Nazionale (NAA), e il Ninety-Nines, un gruppo di donne pilota professioniste. Nel 1941 Jacqueline Cochran era una delle donne pilota più famose degli Stati Uniti. Pienamente consapevole della minaccia nazista all’Europa, si è avvicinata all’US Army Air Corps e ha suggerito la possibilità di utilizzare le donne come piloti di traghetti in tempo di guerra. Quando le sue proposte iniziali furono respinte, andò in Inghilterra (diventando nel frattempo l’unica donna a far volare un bombardiere attraverso l’Atlantico durante la seconda guerra mondiale) e offrì i suoi servizi alla Royal Air Force. Per diversi mesi ha lavorato per l’Air Transport Auxiliary (ATA), un ramo della Royal Air Force.

Il suo lavoro prevedeva il reclutamento di donne pilota qualificate negli Stati Uniti e il loro trasferimento in Inghilterra, dove si unirono all’ATA. Nel 1942, in seguito all’ingresso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale, l’Air Force riconobbe la necessità di ulteriori piloti. Le precedenti proposte della signora Cochran sono state riconsiderate ed è stata invitata di nuovo negli Stati Uniti per dirigere un programma per l’addestramento di donne pilota.

A capo del WASP


Come capo del Women’s Airforce Service Pilots (WASPs) ha supervisionato l’addestramento di oltre mille donne, molte delle quali hanno pilotato aerei sperimentali dell’Air Force. Nella foto (fonte Wikipedia) la vediamo al centro con un gruppo di reclute del WASP.

Alle Wasp (in italiano “vespa”) non è stato mai affidato un bombardamento aereo, né nessun altro tipo di operazione belligerante. Ma la guerra non è solo bombardare: il loro compito era pilotare aerei destinati ad operazioni di supporto, in modo da permettere ai piloti di sesso maschile di combattere. Questa distinzione però bastò a far sì che queste donne non vennero mai considerate membri dell’esercito fino al 1977, anno in cui la Casa Bianca decise di riconoscerle come veterane.

 

Oltre la barriera del suono

Dopo la fine della guerra si interesserà alla nuova tecnologia di aerei a reazione non smettendo di raggiungere record: nel 1952 sfida il record della francese Jacqueline Auriol volando a velocità Mach 2. Il primo record lo stabilirà il 18 Maggio percorrendo 100 km a 1050.15 km/h oltre la barriera del suono. Partecipa anche al programma Mercury 13: l’auspicio era quello di formare donne a diventare astronaute; tuttavia, la NASA non si dirà interessata all’inserimento di donne nell’ambito spaziale, per cui, verrà sospeso. Si candida anche in politica nel 1956, ma non verrà eletta ritirandosi dalle scene. Fino al suo decesso tenne celati gli anni della sua vita. Morirà nel 1980 in California nella sua abitazione in cui aveva vissuto con il marito ed i familiari.

L’interesse e il coinvolgimento in politica

Jacqueline Cochran strinse una stretta amicizia con Dwight D. Eisenhower. Nel febbraio 1952 aiutò a sponsorizzare una massiccia manifestazione per conto del generale Eisenhower al Madison Square Garden di New York City. La manifestazione è stata registrata e la signora Cochran ha portato il film in Francia per una proiezione speciale presso la sede del generale Eisenhower. La dimostrazione di sostegno è stato un fattore importante nel convincere il generale Eisenhower a candidarsi alla presidenza nel 1952. Durante la campagna del 1952, la signora Cochran convinse i dipendenti dei Walt Disney Studios a produrre un cartone animato a sostegno della candidatura di Eisenhower. Ha partecipato alla Convention Nazionale Repubblicana a Chicago in luglio e ha assistito all’organizzazione della visita del generale Eisenhower a Los Angeles in ottobre. Dwight Eisenhower ha apprezzato gli sforzi della signora Cochran ed è rimasto un caro amico per tutto il resto della sua vita. Andava spesso in vacanza nel ranch della signora Cochran in California e vi scriveva parti delle sue memorie dopo aver lasciato l’incarico.

 

view more articles

About Article Author

Cristina Pagetti
Cristina Pagetti

View More Articles